Si può temere a lungo ed evitare per tanti anni quell’amore tsunami che entra nelle viscere dell’anima che allaga tutte le stanze e le cantine della mente, che ossessiona e perseguita, che dà l’aria e la toglie, che è sotto la pelle e dentro le ossa. Prima o poi capita d’incontrarlo ed è un evento fatale e ineluttabile. Viene a ricordarci che siamo frammenti di un unico grande assoluto e questo assoluto è nel profondo del nostro cuore, laddove abbiamo paura di scendere perché temiamo vi si nascondano le nostre ombre e ha invece sede la nostra divinità, fatta di amore incontrollabile, illimitato, avvolgente, indistruttibile. Questo amore smuove anche le ombre, ma le divora come il giorno con le tenebre della notte. Da esso veniamo prima di nascere e a esso torniamo dopo la morte. È infatti nel chakra del cuore (अनाहत — Anāhata) che si uniscono i due flussi energetici che innescano il primo palpito di vita ed è da esso che l’anima si riassorbe prima di lasciare il corpo.

Gabriele Policardo

Tratto dalla sua pagina Facebook – 19 Ottobre 2017

Ph Passion Flower Pixabay

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