“Chi chiude le tue ferite
quando tra i campi
qualche vecchia noria
pianta il suo dardo lento
sul tuo cristallo immenso?
Dove vai se al tramonto
le campane ti feriscono
e spezzano la tua quiete
stormi di versi
e il gran mormorio d’oro
che cade sopra i monti
azzurri singhiozzando”

Federico Garcia Lorca

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Una risposta a "Stralcio “Elogio del silenzio” di Federico Garcia Lorca"

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