13 anni fa nasceva la figlia di una mia grande amica. La vita ci ha portato a conoscerci in Toscana. Non sarei quella che sono oggi senza averla conosciuta. Ho saputo da pochi giorni che mia nonna (madre di mia madre) faceva la Doula. Ecco perché al parto a domicilio della sua seconda figlia sapevo che fare, sapevo che dovevo stare in silenzio, annullandomi, per lasciare al centro lei. Ecco perché quando un’altra mia amica mi ha chiesto di starle accanto per tutta la gravidanza (a distanza tra l’altro) e di accompagnarla al Macedonio Melloni di Milano, io non ho battuto ciglio, e sono rimasta nella città di Milano con l’afa e tutto il resto da cui me ne ero andata. E sono rimasta con lei – in qualità di Amica – in quella stanza d’ospedale fino all’ultimo e fino al cesareo, cosa difficilissima da fare, ve l’assicuro!
Ho capito, finalmente, anche perché ho avuto sempre grande interesse per il mondo della nascita, non solo perché la mia entrata al mondo aveva bisogno di “aggiustamenti” che ho risolto con il respiro circolare consapevole, ma anche perché ciò che scorre nel nostro sangue viene da lontano.
Ho visto anche che se un nonno, come Giuseppe Sergio (padre di mio padre), ti lascia una lettera, anche se non lo hai mai conosciuto di persona, le sue parole scritte ti rimangono in testa e soprattutto nell’anima. Lui per me sperava che diventassi Maestra (all’epoca era un lavoro ambito e di grande prestigio), e in effetti caro nonno, sono sulla strada per diventarlo, un po’ lo sono già grazie alle tue aspettative e al tuo sguardo amorevole su di me.
#
Grazie Nonna Leondina. Grazie Nonno Sergio.
Anna Maria (Giontella) Ricci – Le Poesie di AdA