Oggi sono andata ad un corso di formazione e lì ho trovato lì il primo editore a cui ho parlato del mio libro. Mi sembra sia passata un’eternità, in fondo sono solo 4 anni, di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima, ma ricordo ancora intensamente che eravamo seduti su una panchina in una zona industriale di San Giuliano Terme. Mi ricordo, e sento anche le sensazioni, che cosa stavo vivendo in quel periodo e provo una tenerezza infinita.
Certi incontri servono proprio a ricordarti dove eri e dove sei,
in pratica a fare il punto della situazione.
Appena lo vedo penso “non è una coincidenza, è una sincronicità”. Pensavo proprio a lui qualche giorno fa. Mi succede ultimamente che penso ad alcune persone, e loro davvero si materializzano letteralmente nel mio cammino, nella mia quotidianità, può essere una semplice frase, un incontro, un’email, un messaggio, uno stato di WhatsApp.
Non serve sforzarsi quando sei nel tuo centro, è sufficiente esserci, ossia essere presente a te stessa.
Tutto arriva
e se ascolti profondamente quello che desideri e (te) lo dichiari, sei dentro il tuo desiderio, nel tuo centro, e questo trova spazio, aria, concretezza ed ali.
Durante la pausa gli parlo del mio libro, che intendevo autopubblicare, e lui mi dice di inviarglielo. Gli dico che ieri ho “battezzato tutte le poesie”, ho dato loro un nome, sono 101, un lavoro intensissimo! Gli parlo anche di un altro mio progetto e lui mi propone una collaborazione. Gli dico che possiamo collaborare e che possiamo trovare un modo giusto per entrambi. Sento feeling e soprattutto sento rispetto, ed è una bellissima sensazione.
Mi sento come in una bolla adesso. Ed è una bolla amorevole. Sono innamorata del mio libro, delle poesie, della mia vita.
Nonostante questo quando ero in quell’aula mi domando “mi affido al mio istinto? Mi fido di lui?” Si mi fido. Ma voglio anche il cerchio, voglio ascoltare cosa ne pensano le persone che sento più vicine a me in questo momento. Mando messaggi, in fondo so scrivere velocemente e senza guardare troppo la tastiera. E tutte, dico, tutte quelle persone – nessuna esclusa, dice di SI.
Torno a casa, ne parlo in famiglia. Anche loro dicono di SI.
Va bene, lo faccio.
Cambio i miei “piani”, piena di fiducia.
Ho imparato ad essere flessibile.
Alla fine, comunque, sono sempre io a decidere i miei passi.
Sono un po’ stanca, del resto ho 48 anni e sono le 22.30 ma quando faccio qualcosa che mi piace, non è più “un lavoro” ma un’espressione della mia essenza, un bisogno nella sua accezione più nobile.
Tra poco mi metterò a riordinare le poesie per inviargli il manoscritto domani mattina.
L’istinto non sbaglia mai, ne sono certa. Porta sempre dritto verso la luce, che per me significa verso la propria essenza ed unicità. Lasciare andare significa proprio questo, lasciare che sia, lasciare che l’essenza si materializzi.
Anna Maria Giontella Ricci
Le Poesie di ADA

2 risposte a "L’istinto non sbaglia mai di Le Poesie di ADA"

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