Poesia
La Violenza Ostetrica (di Anna Maria Ricci)
La cicatrice della violenza ostetrica
passa e si trasforma in altro.
In farfalle
e semi di consapevolezza
e in oro
grazie all’armonizzazione.
Denuncio
e porto alla luce
per amore di me
e della mia discendenza,
per responsabilità
della mia vita
e quella altrui, per senso civico e morale.
Per giustezza e non solo per giustizia.
Per onorare mia nonna Leondina Doula.
Per le mie figlie
e il loro padre.
#bastatacere grazie.
Dal silenzio alla parola
è la (mia) via.
Anna Maria Ricci – Italia Libro Cicatrici Ed. Dreambook
Lettera via Twitter
Proposte per andare verso una nascita rispettosa e pacifica ed eliminare la violenza ostetrica dagli ospedali
San Giuliano Terme (PI), 5 novembre 2019
Oggetto: Proposte per eliminare la violenza ostetrica in Italia.
Lettera indirizzata a:
– Governo
– Tutti i Rappresentanti dei Partiti Politici al Governo
– Nuova Commissione Parlamentare Permanente per la valutazione impatto concreto delle Leggi sulle Donne
– Camera
– Senato
– Ministero della Famiglia
– Ministero per le Pari Opportunità
– Ministero della Sanità
– Ministero della Giustizia Italiana
– Comitato Interministeriale dei Diritti Umani
L’articolo 32 della Costituzione Italiana è molto chiaro in tema di salute “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La Legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
Questo rispetto invece talvolta è carente proprio in un momento delicato come la Nascita dei figli e delle figlie, come ha già segnalato ben 5 anni fa l’OMS nella dichiarazione del 2014 “La prevenzione ed eliminazione dell’abuso e della mancanza di rispetto durante l’assistenza al parto presso le strutture ospedaliere”
Secondo l’O.M.S. “ogni donna ha il diritto al più elevato livello di salute raggiungibile, che include il diritto ad una assistenza sanitaria rispettosa e dignitosa. L’O.M.S. dichiara che moltissime donne nel mondo (e anche in Italia) “fanno esperienza di trattamenti irrispettosi e abusanti”. Questa presenza di abusi da parte del personale ospedaliero durante l’evento Nascita si può sintetizzare con la denominazione “violenza ostetrica” (che non significa che sia perpetrato dalle ostetriche, ma da personale ginecologico-ostetrico).
Il parto – che dovrebbe essere un momento di felicità e gioia per tutti, può diventare un’esperienza traumatica che segna profondamente la vita delle donne-madri, degli uomini-padri e dei/delle loro figli-e.
Questo fenomeno si può descrivere brevemente con esempi quali: trattamenti irrispettosi, procedure mediche imposte senza adeguate informazioni o senza ascoltare attivamente le richieste legittime delle donne-madri e degli uomini-padri, l’impossibilità di scegliere la posizione del parto, l’utilizzo di pratiche ostetriche obsolete o non necessarie, maleducazione, mancanza di sensibilità, mancanza di empatia, carenza del personale con un sovraffollamento di partorienti che porta alla disumanizzazione e mancanza di personalizzazione dell’evento nascita per mancanza del One-to-One, Sull’European Journal of Obstetrics & Gynecology and Reproductive Biology, è stato pubblicato il primo studio volto a misurare la diffusione della violenza ostetrica in un paese considerato ad alto reddito come il nostro. Il fenomeno è riemerso in Italia nel 2016, grazie alla Campagna Social bastatacere che ha raccolto migliaia di segnalazioni anonime di esperienze traumatiche vissute durante il parto ospedaliero.
Per fermare questa nuova onda di violenza sintomo di diseguaglianza e porvi rimedio chiediamo a gran voce di fermarla con tutti i modi, mezzi e risorse valutando e adottando le seguenti proposte atte alla sua prevenzione e totale eliminazione:
1) L’elaborazione e approvazione di una nuova legge sul Parto e sulla Nascita Rispettata che tuteli Madre, Padre, Figlio/Figlia da rendere esecutiva entro la fine della legislatura attuale, come frutto dell’ascolto attivo, dialogo e confronto con tutte le Persone, Associazioni, Comitati, Aziende, Liberi Professionisti, Movimenti Femministi particolarmente sensibili all’argomento, e a tutte le realtà che in Italia, a vario titolo, si occupano di Nascita. In passato a distanza di 8 anni una dall’altra, sono state presentate due proposte di Leggi differenti in tema di tutela della partoriente e del neonato, entrambe abbandonate) con l’impegno di renderla esecutiva entro la fine dell’Attuale Legislatura.
2) La redazione e approvazione di una Legge che tuteli le persone che hanno vissuto l’esperienza della violenza ostetrica, con l’impegno di renderla esecutiva entro la fine dell’attuale Legislatura.
3) Di estendere la possibilità di denuncia a carico di strutture ospedaliere oltre i 10 anni consentiti dalla Legge attuale, poiché riteniamo che siano insufficienti, profondamente ingiusti, ulteriormente irrispettosi e lesivi della dignità delle donne che hanno vissuto tale esperienza traumatica, con l’impegno di renderla esecutiva entro la fine dell’attuale Legislatura.
Poiché questa nuova forma di violenza è direttamente riservata alle Donne-Madri e Bambini/e, e indirettamente ai Padri-Uomini riguarda TUTTI, perciò
chiediamo la TOTALE applicazione dei diritti di dignità e rispetto facendo seguito alle seguenti ulteriori proposte:
4) La costituzione di un Osservatorio e un Numero Verde con focus specifico sulla violenza ostetrica all’interno del Ministero delle Pari Opportunità, che vigili costantemente su tale fenomeno e che possa raccogliere direttamente le segnalazioni delle persone coinvolte, che le aiuti e che si tenga conto di tali testimonianze per far emergere i nuovi bisogni formativi degli operatori sanitari coinvolti.
5) La costituzione di un Osservatorio con focus Specifico sui nuovi bisogni formativi e rilievo esigenze di tutti gli Operatori Sanitari che – per vari ruoli – si vedano impegnati ad assistere direttamente o indirettamente l’evento Nascita dentro le strutture ospedaliere pubbliche e private.
Per supportare con responsabilità totale al 100% le politiche di sanità pubblica chiediamo trasparenza e ascolto attivo:
6) L’inserimento nel Rapporto CEDAP dei dati di sintesi inerenti la valutazione dell’Assistenza ricevuta da parte delle donne-madri e degli uomini-padri.
Non c’è dignità sociale senza rispetto. Solo una Nascita Rispettata per tutti (donne, uomini, bambini, operatori sanitari) può dare avvio nel miglior modo possibile, ad una vita pacifica.
Grazie anticipatamente a tutte le persone che condivideranno questo documento.
Anna Maria Ricci – Grandi Rare Pari Opportunità
Fonti e Risorse per Approfondimenti
– OMS http://apps.who.int/iris/bitstream/handle/ 10665/134588/ WHO_RHR_14.23_ita.pdf;jsessionid=3E942875DFD5F3DBD 05680E83EA1258D?sequence=17
– IL POST – Cosa è la “violenza ostetrica” https:// www.ilpost.it/2017/09/20/violenza-ostetrica/
– SLATE – Analisi antropologica “violenza gine-ostetrica” http://www.slate.fr/story/151286/analyse-anthropologique- violences-gyneco-obstetricales
– VICE – Cosa è la violenza ostetrica https://www.vice.com/it/article/bj38gw/violenza-ostetrica-cosa-e
– EJOG – Giornale internazionale Ostetricia e Ginecologia https://www.ejog.org/article/S0301-2115(18)30153-2/abstract
– REPUBBLICA “Violenza ostetrica per un milione di italiane diventa un trauma” https://www.repubblica.it/salute/ medicina-e-ricerca/2018/05/24/news/ violenza_ostetrica_per_un_milione_di_italiane_il_parto_diventa_un_trauma-196018698/
– O.V.O. ITALIA – Osservatorio violenza Ostetrica Italia https://ovoitalia.wordpress.com/
– Campagna #Bastatacere2016 https:// ovoitalia.wordpress.com/bastatacere/
– Repubblica.it “Diritti delle donne DDL bipartisan per istituire commissione parlamentare permanente” https:// www.repubblica.it/politica/2018/09/24/news/diritti_delle_donne_ddl_bipartisan_per_istituire_commissione_parlamentare_permanente-207272145/
– Ministero Pari Opportunità – http:// www.pariopportunita.gov.it/
– Ministero della Salute – Rapporto CEDAP 2015 Nascita – http://www.salute.gov.it/imgs/ C_17_pubblicazioni_2766_allegato.pdf
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