Sono lombarda, umbra, mi sento toscana, emiliana e quando litigo mi hanno detto che sembro una donna del sud, un ragazzo giovane mentre mi stava lavando i capelli mi ha dato questo feedback davvero incredibile. Mi sento anche francese e inglese. Spesso sono stata “la straniera”, vuoi i primi anni di vita in provincia di Milano – benchè fossi nata lì – , quando andavo in Umbria mi chiamavano “la straniera”, in giro per Milano e in giro per il mondo pochi hanno capito a prima vista che ero italiana, spesso mi hanno scambiato per francese, di sicuro dentro di me ci sono i racconti di mio padre quando ha lavorato e vissuto a Parigi. Qui in toscana ancora mi chiedono da dove provengo, l’accento milanese puro non l’ho più, ma si sente che non sono nata da queste parti. In Lombardia mi dicono che sono toscana. La mia prima memorabile costellazione familiare con Laura Quinti, credo 5 anni fa, costellai il mio sentirmi “straniera” e il “senso di “esclusione” (che non provo più), e ho capito che siamo tutti stranieri di qualcun altro. Apparteniamo tutti a questa terra, e questo è un fatto, è il comune denominatore…
Sono cittadina sangiulianese, pisana, toscana, e anche milanese e lombarda, in generale…sono cittadina italiana, europea e del mondo, ma queste due ultime espressioni sembrano da “milanese che se la tira”, e allora sono semplicemente un essere umano terrestre, questa espressione dovrebbe accontentare tutt*, credo.A me piace definirmi, semplicemente #persona (in cammino) e cittadina di madre Terra.Se tutti ci definissimo solo persone, capiremmo forse che l’altr* non esiste, ovvero che siamo tutti e tutte l’altro/a di qualcun’altra/qualcun altro.
Anna Maria Ricci – Le Poesie di AdA – San Giuliano Terme 01 marzo 2020 16:58
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