Quando ho letto la notizia sul giornale non riuscivo a credere ai miei occhi. Ho sentito molta paura, mi tremava il petto. Sì, proprio il petto, il cuore ha cominciato a pulsare all’impazzata e mi sentivo quasi svenire e ho dovuto sedermi per respirare e riprendere il mio centro. Saperlo così…non me lo sarei mai immaginato.

Mi è subito tornato in mente il nostro ultimo incontro, quello in cui mi dicesti che eri un agente segreto e che avevi ucciso due uomini. Quale è la vera ragione per cui lo hai fatto? E perchè hai affidato a me un segreto così sconvolgente? In quel momento ne fui anche onorata, mi dicevo che era il segnale inequivocabile che ti fidavi di me.

Ma ora, ora che ho saputo che sei morto e che non posso neanche venire al tuo funerale mi sento persa e arrabbiata, non posso dirlo a nessuno, non posso piangerti se non in segreto. Ti odio, in questo momento ti odio con tutte le mie forze. Vorrei non aver incrociato la tua strada neanche l’ultima volta.

Che fine ha fatto il tuo sguardo amorevole e fiero?

E perchè hai regalato la tua vita e la tua libertà per due soldi in più?

Non ci credo che l’hai fatto per soldi.

Non ci credo più.

Anna Maria Ricci – I racconti di AdA – Cascina (PI) 2015

Lavoro di output di un corso di scrittura creativa presso L’Anello Compagnia Teatrale. Editing Moderato 05 marzo 2020

“Security” Foto di Thomas Breher da Pixabay 

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