“Edward, colma di tenerezza ripeto il tuo nome, e pronunciarlo, in qualche modo, mi avvicina a te in questa notte in cui mi ritrovo qui, sola, a ricordare. Ieri mi hai letto quel magnifico libro, abbiamo bevuto e fumato e a questa stessa ora ci ha avvolto l’oscurità…ecco, il solo ricordo mi eccita al punto da darmi le vertigini…Dimmi: hai davvero baciato il mio seno, o l’ho sognato? Quanta bellezza, in quei momenti…Il vino, i libri, i quadri, la musica, le candele, gli occhi per guardarli…e poi l’oscurità, e i baci…A volte temo di non poter sopportare un piacere così grande, è qualcosa che mi strugge, e subito scendono le lacrime, e torna la tristezza…Ma è quella malinconia che assomiglia a una nuova forma di bellezza…Si , ubriacarsi di desiderio, anelare di soddisfarlo, e contemporaneamente temerlo, rimandarlo, questa è forse la forma più sublime dell’amore…”
Tina Modotti