Mercoledi scorso c’era un sole stupendo e ho scelto di camminare lungo l’Acquedotto Mediceo per un’ora.

Ho fatto un tratto verso Asciano e allo scoccare della mezz’ora sono tornata indietro andando verso Ghezzano e Pisa.

Mentre camminavo ho pensato che ho bisogno di sapere dove andare e per quanto tempo. La prossima volta dovrò portarmi un soprabito più leggero, il marsupio e una bottiglia d’acqua. Ho bisogno di vestiti leggeri e di non avere ingombri o pesi. che di questi ne ho già portati tanti per diversi anni, fin dalla mia nascita, ed è arrivato il tempo della libertà e della leggerezza.

Durante le camminate faccio molte foto, e mi sono ripromessa, per le prossime volte, di non fare troppe interruzioni, ma di limitare la mia voglia di fotografare e imprimere il mio sguardo in ciò che vedo, all’inizio e alla fine del percorso. Stavolta ne ho fatte molte soprattutto alla fine.

L’anca sinistra si è fatta sentire, ed è arrivato anche il tempo di approfondire bene cosa posso fare per migliorare il suo stato di salute, oltre agli integratori che già prendo e alle accortezze che seguo indicatemi dalla Dottoressa che mi segue. Ho già tutte le carte per gli approfondimenti, ma tergiverso. Ho paura che mi dicano che non posso camminare come vorrei, ossia fare in solitaria un tratto di cammino della Francigena questa estate e il prossimo anno anche il Cammino di Santiago.

Non voglio pre-occuparmi, ma voglio organizzarmi per tempo e in sicurezza.

Faccio molte cose (un mantra che mi sento dire spesso!), e spesso arrivo a terminare delle attività troppo a ridosso della scadenza che mi ero data o che mi danno le circostanze esterne. Sono stanca di questa situazione, ed è anche tempo che io risolva una volta per tutte questo comportamento. Intendiamoci, alla fine riesco a portare a finire tutto, ma a prezzo di uno stress che poi devo gestire col respiro. Non ha più senso e ad oggi non è più funzionale per me.

Si cambia solo quando non ne possiamo più? Non lo credo totalmente, ma sono certa che i comportamenti più radicati profondamente, abbiano bisogno di una forte spinta interna ed esterna per essere trasformati.

Voglio riattingere alle mie competenze organizzative e darmi altre priorità.

Già le priorità.

Ho ridotto la mia presenza sui social, Facebook in particolare.

Il cammino in solitaria mi serve come il pane. Ho bisogno di stare e cavarmela da sola con le mie gambe, appunto, sapere fino a dove posso spingermi, senza qualcuno che mi metta fretta o che mi detti i tempi. Questa modalità libera è la mia impronta, quella che ha caratterizzato anche la mia nascita podalica, ma per questo scriverò in modo approfondito in un altro momento, quello giusto.

Di tutto quello che ho visto durante la camminata mi sono rimaste impresse due cose, la prima è vedere da cosa è sorretto in alcuni punti l’Acquedotto Mediceo, ferro e ponteggi per lo più, e ho pensato a come non lo stiamo onorando fino in fondo. E’ un monumento storico ed è recensito da Tripadvisor e molti altri siti che si occupano di Turismo.

L’altra cosa che ho visto e osservato bene è il Parco del Partigiano intitolato ad Uliano Martini e che l’A.N.P.I. ha adottato per 5 anni. Nel parco troviamo una scultura marmorea. La parte anteriore rappresenta i tre coli dove combatterono i partigiani della brigata N. Casarosa: monte di Molina di Quosa, monte Faeta, monte Pruno. La parte posteriore rappresenta un’onda lunga, l’onda della resistenza e su cui sono incise le seguenti parole “Sui monti/Là dove i partigiani della “N. Casarosa”/combatterono per la libertà”.

Nel parco sono presenti anche 12 tavole in cui sono citati i primi 12 articoli della Costituzione Italiana e come scrive l’A.N.P.I. “tavoli come rappresentazione dello stare insieme perchè solo con la condivisione si possono superare le difficoltà quotidiane e contrastare con efficacia l’individualismo, l’odio e l’indifferenza”*

Spero che il Parco del Partigiano verrà visitato dalle Scuole Sangiulianesi e non solo, perchè merita proprio d’essere visto.

Così come l’Acquedotto Mediceo merita d’essere visitato e anche restaurato.

Anna Maria Ricci – Toscana 18 aprile 2021 ore 13:10

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Ph. “L’onda R-Esistente” di Anna Maria Ricci – 14 aprile 2021 ore 10:05

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