Mi sono messa troppe volte
al secondo posto,
ho fatto passare gli altri
e mi hanno coperto il tramonto davanti
dei pochi raggi a disposizione,
mi sono fatta andar bene l’eclissi,
ho mangiato la luce avanzata,
riporto l’ombra di due
e nessun sole come resto
ho fatto silenzio di fronte a urla
che non erano mie
solo per non alimentare i tremori,
non ho detto parola alcuna
il giorno che avrei potuto ribaltare tutto
con un verbo,
ho messo così al primo posto
sempre le grida di tutti
e ho lasciato che perdesse ogni volta
il mio silenzio
mi sono messa troppe volte
al secondo posto,
ho fatto passare il mondo
sperando che lasciasse almeno la porta aperta
adesso basta
voglio mettermi davanti a me
voglio vedere come ci si sente
voglio vedere com’è
quando ci innamoriamo
prima di tutto di noi stessi.
[gio evan]